Sicurezza a Udine, Anzil tira dritto: “È De Toni che deve chiedermi scusa”
Il vicepresidente della Regione, Mario Anzil, non arretra e rilancia ai microfoni di un’emittente locale: “È il sindaco che deve chiedermi scusa”.
Dopo le accuse di immobilismo rivolte a De Toni, Anzil ribadisce che Udine vive un’emergenza sottovalutata e che il primo cittadino ignora i poteri straordinari che la legge gli attribuisce. Palazzo D’Aronco replica rivendicando le azioni già avviate e la collaborazione con Prefettura e Questura.
Ma Anzil chiude la porta: “Non accetto lezioni da chi ha lasciato che il degrado avanzasse. Il confronto si potrà riaprire solo quando arriveranno le scuse”. Il clima resta teso, mentre la sicurezza si conferma tema caldo nel dibattito politico regionale.

