Gravina: Italia-Israele “non giocare significherebbe non andare il mondiale “

Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha chiarito la posizione della Federcalcio sulla partita Italia-Israele del 14 ottobre a Udine, valida per le qualificazioni ai Mondiali 2026. “Non giocare significherebbe non andare al Mondiale e agevolare Israele”, ha dichiarato a Radio Anch’io Sport, sottolineando l’importanza sportiva del match .

Gravina ha espresso profonda vicinanza alle vittime del conflitto in Palestina, in particolare ai bambini e ai civili innocenti, ribadendo il valore umano e sociale del calcio come strumento di unione .

Ha inoltre assicurato che la FIGC è in stretto contatto con il Ministero dell’Interno per garantire la sicurezza e con la UEFA per promuovere iniziative umanitarie. Nonostante le pressioni e le proteste, la Federazione esclude il boicottaggio, ritenendolo controproducente per la qualificazione.

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