Segnali di ripresa nel manifatturiero (+1,8% su base trimestrale), ma permangono criticità (-2,2% su base annua). Carta e chimica trainano, alimentari e costruzioni frenano. Pozzo (Confindustria): “Resilienza sì, ma servono politiche europee.
Udine, – L’industria udinese mostra i primi timidi segnali di ripresa nel primo trimestre 2025, pur in un contesto ancora complesso. I dati di Confindustria Udine rivelano una crescita congiunturale dell’1,8%nella produzione, a fronte però di un calo del 2,2% su base annua.
Dinamiche produttive
Le vendite registrano un +2,3%sul trimestre precedente, mentre l’utilizzo degli impianti sale al 75,2% (dal 73,2%). L’occupazione resta stabile (-0,2%), segno di un mercato del lavoro ancora solido.
Settori in movimento
Carta (+15,3%) e chimica (+5,5%) guidano la ripresa.
Siderurgia (+3%) beneficia di una domanda temporaneamente sostenuta.
Alimentari (-2,8%) e materiali da costruzione (-4,9%) segnano battute d’arresto.
Meccanica (-1,7%) e legno-arredo (-2%) risentono della debolezza europea.
Scenari futuri
Il 79% delle imprese prevede stabilità, il 20%crescita. Restano criticità: dazi USA e costo energia (+39% vs Germania). Possibili opportunità dal piano infrastrutturale tedesco.
Luigino Pozzo, presidente di Confindustria Udine: il sistema reagisce, ma servono interventi su energia, fiscalità e infrastrutture.