Dal 2026 la pasta italiana rischia di diventare un lusso negli Stati Uniti: l’amministrazione Trump ha annunciato dazi fino al 107%, accusando i produttori italiani di dumping. Il Dipartimento del Commercio USA ha calcolato un margine del 91,74% su aziende come La Molisana e Garofalo, estendendolo a tutto il settore. Colpiti anche marchi storici come Rummo, Liguori e Tamma. Solo chi produce direttamente negli USA, come Barilla America, potrebbe salvarsi. La misura, definita da molti come protezionistica, minaccia un comparto da milioni di euro e apre un nuovo fronte nella guerra commerciale tra Washington e Bruxelles. Il Made in Italy è sotto attacco: serve una risposta forte da parte delle istituzioni italiane e europee per difendere qualità, lavoro e tradizione.

