Con 15 voti contrari, 5 favorevoli e 2 astenuti, la commissione parlamentare affossa l’emendamento che avrebbe consentito ai governatori una terza candidatura consecutiva. La Lega, promotrice della proposta, ha tentato un rilancio in extremis, ma senza successo.
Il no dell’organismo parlamentare segna la fine dell’era Zaia in Veneto, che dopo tre mandati non potrà ricandidarsi. Situazione incerta per Massimiliano Fedriga in Friuli Venezia Giulia: il suo futuro dipende ora dalla pronuncia della Corte Costituzionale, che sarà chiamata a esprimersi sull’eventuale compatibilità con i principi della Carta.
La bocciatura riaccende il dibattito politico interno al centrodestra e alimenta nuove riflessioni sulle regole del ricambio istituzionale nei territori.