A causa di un’indagine giudiziaria , la ditta Euro Recuperi ha interrotto da oltre un mese il servizio di raccolta degli abiti usati. I cassonetti, circa 80 in tutta la provincia, sono stati sequestrati dalla Procura e sigillati, ma i cittadini continuano a depositare sacchi di vestiti accanto ai contenitori. Il risultato è un degrado crescente: cumuli di indumenti abbandonati, esposti alle intemperie, trasformano le aree di raccolta in discariche a cielo aperto. La Caritas, pur estranea all’inchiesta, denuncia un grave danno d’immagine e chiede un nuovo bando per la gestione. Intanto Alia ha avviato una raccolta porta a porta e invita i cittadini a utilizzare gli Ecocentri. Serve una soluzione rapida per evitare che la solidarietà si trasformi in emergenza ambientale.