La sanità digitale in Italia corre a velocità diverse,, con il Veneto e il Friuli Venezia Giulia tra le regioni più virtuose. Secondo i dati della Fondazione Gimbe, il Veneto ha reso disponibili nel Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) il 93% dei documenti previsti dal decreto ministeriale, inclusa la cartella clinica, unica .
Il FVG segue con buoni risultati, anche se leggermente sotto la media nazionale. Al contrario, regioni come Abruzzo e Calabria si fermano al 40%, evidenziando una frattura digitale che penalizza il Sud. Solo il 42% dei cittadini ha dato il consenso alla consultazione dei propri dati, con picchi del 92% in Emilia-Romagna e appena l’1% in alcune regioni meridionali .Per superare queste disuguaglianze, serve un patto nazionale per garantire equità e accesso universale alla sanità digitale.