I riflessi dell’accordo sui dazi USA-UE per l’Italia sono molteplici e profondi:

• Export sotto pressione: Il dazio del 15% potrebbe costare all’Italia fino a 23 miliardi di euro in esportazioni, con settori come farmaceutica, meccanica, agroalimentare e automotive tra i più colpiti ,
• Occupazione a rischio: Secondo Bruegel, l’11% dei posti di lavoro italiani è legato a comparti vulnerabili, con le regioni del Nord (Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna) particolarmente esposte B.
• Cambio sfavorevole: Il dollaro forte agisce come una tassa occulta sulle esportazioni italiane, aggravando l’impatto dei dazi .
• Reazioni politiche: Il governo Meloni parla di accordo “sostenibile” e ha attivato una task force permanente per sostenere le imprese ,mentre le opposizioni lo definiscono una “Caporetto economica”.
• Aiuti e PNRR: Si studia un piano da 25 miliardi per compensare le perdite, attingendo anche dai fondi europei .

Il Made in Italy si trova davanti a una sfida cruciale: difendere competitività e occupazione in un contesto globale sempre più instabile.